lunedì 28 ottobre 2019

Racconto di Halloween !

Buon giorno lettori! 
Questo mese ho partecipato a un progetto Instagram #halloweek di @Giulialeoneautrice 


Copryright©2019 Sofia Biondo 


Sono qui, al freddo e al gelo. 
Sono qui, ma non so bene dove, 
è tutto buio ed è difficile vedere la luce.
Quanto vorrei rivedere il cielo azzurro
e sentire gli uccelli che cantano e l'aria soffiare sul mio viso. 
Ma sono legata in questo posto così piccolo che mi manca l'aria. 
Non riesco neanche a vedere più la mia ombra da quando la candela si è spenta. 
Sono sola al buio. 
Sola e triste...
Ad un tratto torno alla realtà e cerco di stare nel silenzio più assoluto, anche se so che la mia mente, i miei pensieri, mi stanno divorando.
Sento dei passi in lontananza, sento aprirsi una porta e "Sono arrivato, ti sono mancato? Dove sei, non ti vedo...'' 
Sono in silenzio, perché non so che cosa voglia da me, prego Dio che non mi succeda nulla e prego che se chiudo gli occhi ritorno nella mia stanza, dov'ero prima di andare a quella stupida passeggiata, prima che questo pervertito mi rapisse. La mia vita era magnifica, forse ero un po' triste, ma alla fine meglio che stare legata da non so quanto, meglio di mangiare da una bottiglia, si una bottiglia, una pappetta che danno alle persone che non hanno i denti... Voglio risvegliarmi da questo brutto sogno.
"Eccoti!" 
Mi punta la luce della torcia in faccia, le lacrime si fanno spazio tra le mie guance. ''No bambina mia non piangere, sono qui perché ci divertiremo molto io e te'' E scoppia a ridere come se io fossi il suo giocattolo più bello.
''Sai che giorno è oggi?'' 
''No, non so che giorno sia'' 
''Oh, finamente sento la tua graziosa vocina. Ti rinfresco io la memoria, oggi è Halloween e sai cosa si fa oggi?"
''No, non lo so''
''Ci divertiremo''
Non so cosa aspettarmi da un uomo pervertito e tanto meschino, quindi sono in allerta e ogni rumore, ogni momento è pura ansia.
Mi prende e mentre che mi dimeno pensando al peggio, mi lega in quattro punti, formando una stella aperta. 
Poi mi imbavaglia la bocca, per non farmi sentire da nessuno. È così che con una lama appuntita inizia a tagliare la mia pelle, prima molto superficialmente e poi fino a far entrare per bene la lama. Spero di morire, spero di non soffrire più, perché già non ho più voce da quanto stavo piangendo e da quanto le mie lacrime avevano bagnato i capelli.
Ma sento ancora lui che ride, ride e mi lecca il sangue e mi dice che fino ad oggi sono la preda più buona e succulenta tra tante altre giovani ragazze.
Così chiudo gli occhi, immaginandomi la storia del mio libro preferito, immaginando di essere abbracciata dal mio ragazzo perfetto, che mi culla.
Non sento l'ultima coltellata, quella che da fine alla mia vita.

Se vi va seguimi su Instagram per sostenermi e conoscere altre mie storie : @sofiabiondoautrice 


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4 commenti:

  1. Amo questo tipo di racconti. Amo l'atmosfera da "horror" (motivo per quale amo halloween). Spero tu ne faccia altri, in occasioni future!

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  2. Complimenti è un bellissimo racconto, tetro

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