giovedì 31 ottobre 2019

Intervista a ...

Buon giorno lettori ! 
Oggi vi porto l'intervista che ho fatto a '' Maria Luisa Gingilli'' 
Vi lascio le cover dei suoi libri e iniziamo! 



1-Parlaci un po' di te 

Mi chiamo Marialuisa, per tutti semplicemente Mary, ho 35 anni e nella vita di tutti i giorni sono la mamma di Marlène, la moglie di Marco e un'impiegata in uno studio di consulenza paghe.
Mi barcameno, come tante donne, tra lavoro e famiglia, provando a dar spazio alla mia passione per la scrittura. Appassionata di serie tv (ultimamente ho scoperto i K-Drama e ne sono praticamente drogata), divoratrice seriale di libri, nonostante non sia una persona paziente adoro fare puzzle.
Un tempo sognavo di fare la giornalista, ma purtroppo ho dovuto abbandonare quella strada. A fine 2017 ho deciso di accettare la sfida di alcune amiche e mettermi davanti al pc, scoprendo che l'amore per la scrittura non mi aveva del tutto abbandonata. 

2- Com'è nata la passione per la scrittura? 

Credo abbia sempre fatto di me. Da bambina scrivevo poesie e al Liceo sognavo di diventare una giornalista di cronaca, magari una reporter dalle zone di guerra. Se guardo indietro, mi vedo sempre con una penna in mano, davanti al foglio bianco.

3- Se potessi scegliere solo tre libri da consigliare, quali sarebbero?

Difficilissimo! I primi tre che mi vengono in mente: Deliltto e Castigo, Il Piccolo Principe, Orgoglio e Pregiudizio.

4-Perché hai cominciato a scrivere?

Avevo bisogno di ritrovare me stessa, un angolino di mondo che fosse solo mio e in cui potessi riversare tutto quello che sentivo dentro. Ho capito che quel luogo era la scrittura solo quando ho iniziato, però.

5- C’è un’immagine nella tua memoria che si ricollega al momento in cui ha deciso di voler diventare scrittrice?

Un giorno qualunque a lavoro, in pausa pranzo. Io che passeggio, smartphone in mano, e faccio un vocale delirante e lunghissimo a Melissa Pratelli e Giusy Moscato, in cui gli racconto la trama del mio primo romanzo. Quello che non posso scordare è la scarica elettrica che ho provato quel giorno pensando di iniziare a scrivere.

6-Ci racconti il tuo rapporto con la scrittura e com’è cambiato nel tempo. Cosa significa scrivere oggi e cosa significava agli inizi?

Scrivo ancora da troppo poco tempo per poter parlare di un ‘prima’ e un ‘poi’.
Forse, quando ho scritto il mio primo romanzo, c’era molta più leggerezza. Ora, al terzo e con la pubblicazione anche di una raccolta di racconti, mi sento di dover dare al mio lettore qualcosa in più, di dovermi migliorare a ogni capitolo. 

7-Cosa ti ha spinta a intraprendere la carriera di scrittrice?

Avevo bisogno di raccontare la storia di Margherita, nata oltretutto per gioco, con un esperimento di scrittura creativa su Facebook. Tutto il resto, la pubblicazione, i romanzi a seguire… sono semplicemente arrivati. Non c’è stata premeditazione dietro.

8-Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?

Niente di particolare, ma mi piace avere vicino qualcosa da bere o da sgranocchiare.

9-Quando scrivi un nuovo libro hai già tutta la storia in mente o la elabori strada facendo?

La storia di base c’è sempre, così come una bozza di sommario, con quello che voglio raccontare capitolo per capitolo. Il grosso, però, viene man mano: situazioni, sfumature, perfino alcuni personaggi nascono solo strada facendo.

10-Secondo te qual è il libro più bello che hai scritto?

Sicuramente “Solo per me”. Non perché sia quello scritto meglio, anzi, ma perché è il primo e per me sarà sempre in cima a tutti.

11- Come è cambiata la tua vita scrivendo?

Ho una vita ancora più frenetica. Devo trovare il tempo per scrivere, sponsorizzare, organizzare eventi… e poi ho in testa i miei personaggi che parlano H24… un delirio, insomma!

12-Dove trovi l’ispirazione per i tuoi libri?

Nulla può dare ispirazione quanto la vita, a mio avviso. Nei miei romanzi ci sono sempre situazioni o personaggi che incontro giornalmente e vivo in prima persona.

13- Qual e il primo libro che hai letto?

Ramses di Christian Jacq. Avevo dodici anni.

14- Da dov'è nato il progetto del tuo libro?

Solo per me è autobiografico, quindi direi che semplicemente ho raccontato un pezzo della mia vita.

15- Che cos'è la scrittura per te?

Il mio porto sicuro. Il luogo, solo mio, a cui torno ogni sera. Il momento della giornata in cui mi spoglio delle etichette che mi sono state appiccicate addosso e torno a essere solo me stessa.

16- Ci presenti i personaggi della storia?

Allora, abbiamo Margherita De Sanctis, ventiquattrenne romana, solare e spigliata, che decide di lasciare la sua città natale per trasferirsi a Galway, nella Repubblica d’Irlanda, dalla sua migliore amica Susanna. Marghe ha un passato difficile alle spalle e presto scoprirà che alcuni dolori, per essere superati, vanno guardati dritti in faccia.
Alessandro Mariani è il ragazzo storico di Marghe, ha tre anni più di lei, e decide di seguire il suo amore mollando tutto. Avrà fatto la scelta giusta?
Joshua Doherty è il cugino irlandese di Susanna. 34 anni, due occhi verdi come le colline irlandesi, sconvolgerà il mondo di Margherita e la porrà di fronte alla scelta più difficile della sua vita. Ma Joshua è davvero il ragazzo perfetto che appare?
Susanna Castaldi, migliore amica di Marghe e cugina di Joshua, è l’amica che tutte vorremmo: quella che ti dice le cose come stanno, anche a costo di essere brutale, e su cui puoi sempre contare.
Giacomo Nardini è il migliore amico di Alessandro e Susanna, con cui è cresciuto. Studente di Biologia Marina, come Ale, gioca a rugby ed è, neanche troppo segretamente, innamorato di Susanna.

17- ci regali un estratto?

Strinsi ancor di più le gambe attorno la sua vita, sperando che il contatto con il suo corpo mi desse un po’ di sollievo. L’eccitazione che provavo era qualcosa di nuovo, come se fossi percorsa da una scossa violenta che disgregava e teneva insieme, al tempo stesso, ogni parte di me. Mi aggrappai alle sue spalle, ai muscoli tesi che mi sostenevano, mentre respiravo la vita dalla sua bocca. Perché era così che mi sentivo: come quando ti svegli da un incubo e annaspi senza fiato, cercando di far tornare a lavorare i polmoni.
Mi spinse contro una parete, affondando coi fianchi per tenermi ferma, mentre con un braccio mi sorreggeva e faceva vagare l’altra mano sul mio corpo. Mi staccai dalle sue labbra, aprendo gli occhi per immergerli nei suoi.
Per mesi, addirittura anni, ripensando al nostro primo incontro, avevo represso i miei sentimenti per lui. “Fa la cosa giusta, Margherita!” Me l’ero ripetuto fino alla nausea e per cosa? Per assecondare sempre e comunque i desideri e le aspettative degli altri, rinunciando ogni volta a un pezzetto di me.

Un sorriso si formò sulle sue labbra e non vidi più traccia sul suo volto dell’incertezza iniziale. Volevo che capisse quanto lo desideravo, quanto avevo bisogno dei suoi baci, del suo tocco, di sentire che gli appartenevo. Ripresi fiato e poi lo afferrai per i capelli, per fargli piegare la testa e aver maggior accesso al suo collo. Quel profumo che avevo sempre amato, il suo profumo, mi avvolse e mi inebriò. Tra un bacio e l’altro, feci scorrere la lingua sulla sua pelle, cercando di immagazzinare nella mente il suo sapore. Joshua si lasciò sfuggire un sospiro, mentre mi staccava dal muro, ricominciando a incamminarsi. Affondò le dita nella mia carne pronunciando il mio nome e, quando lo fece, mi sembrò che anche quello fosse più bello e non solo la ragazzina che teneva stretta a sé; perché nel momento in cui mi sussurrò all’orecchio quanto mi voleva, che baciò e morse la mia pelle, che graffiò la mia anima, ebbi la sensazione di non essermi mai sentita così desiderata, così importante per qualcuno, così donna. E io… io mi spogliavo della vecchia me, prima ancora che dei vestiti, per accettare l’unica verità che allora contasse: volevo quell’uomo. L’uomo che aveva risvegliato in me la vita, che sapeva regalarmi la gioia con i gesti più semplici, che mi scrutava dentro con quegli occhi in cui avrei potuto annegare facilmente, che sapeva leggere tra le righe del mio essere più di quanto, spesso, riuscissi a fare io.



Ed ecco qui questa corposa intervista! 
Spero che vi sia piaciuta ! 
Avete letto i suoi libri?

5 commenti:

  1. Mi piace moltissimo la sua intervista. Si vede che è onesta ed appassionata alla scrittura

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  2. Bella intervista, non la conoscevo ma sembra una persona molto interessante anche dal punto di vista "scrittrice"

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