mercoledì 7 ottobre 2020

Intervista a Dario Ronzari ...

Buon giorno lettori, oggi siamo qui con l'autore del libro '' Sirene '' ovvero Dario Ronzari, che ringrazio tantissimo ! 

Iniziamo ! 




1- Com'è nata la passione per la scrittura?

Da bambino, mi piaceva scrivere i temi a scuola, inventare storie. Quando c’era da scrivere io ero sempre felice. 

Anni dopo, un professore mi disse che avrei potuto scrivere sul giornale della scuola. Mi disse “potresti farlo come mestiere”. Così cominciai a scrivere anche fuori dall’orario scolastico, su diversi giornali locali. Mi piaceva quell’ambiente: i direttori, le redazioni, l’odore della tipografia. Però i giornalisti raccontano la realtà, io preferivo cambiarla, inventare sempre qualcosa di stravagante o di magico. La mia carriera giornalistica durò poco e incominciai a scrivere racconti. 

Non credo si possa campare con la scrittura, soprattutto oggi, ma continuo a scrivere storie perché per me è una cosa naturale, una cosa che mi fa stare bene e che mi diverte.


2- Scriverai altri libri, se è si di che genere? 

Si, ho terminato un’altra raccolta di racconti brevi ma vorrei pubblicare un’unica storia, più lunga, chiamiamola pure romanzo, che ho finito di scrivere durante la quarantena. Una storia ambientata a Roma ma che parla molto di Argentina.  Comunque non mi piace dividere i libri per genere, prima di essere uno che scrive sono uno che legge e mi interessano i libri in generale, che siano lunghi o brevi. Non vado in libreria a comprare i cosiddetti romanzi, vado a comprare storie. 

3- Cosa ti ha spinto a diventare uno scrittore? 

Non sono uno scrittore, mi piace definirmi più come un cantastorie. Per me la scrittura è musica e forse mi ha spinto questo, la voglia di suonare attraverso le parole. È un gioco per me, come con la chitarra.  

4- Da dove nascono le tue storie?

Dalla mia vita, quella di tutti i giorni. Per me è molto importante incontrare persone, viaggiare, leggere. A volte nascono anche da episodi avvenuti durante la mia infanzia, dai ricordi. Insomma l’incipit nasce dalla realtà, poi attraverso la fantasia comincio a costruire un intreccio, dei dialoghi, un finale. La realtà da sola, non basta, non mi diverte. Almeno per me.

5- Parlaci un po' di te .... 

Sono nato a Roma trentatré anni fa, suono la chitarra, canticchio e mi piace giocare a tennis. La passione per la lettura mi ha portato anche a conseguire una laurea in Lettere, ma l’università non è mai stato il posto giusto per me.

6- Qual è il tuo libro preferito? 

Domanda difficile. Però me la fanno in molti e siccome non mi piace far aspettare le persone rispondo subito Cien anos de soledad. È un libro che rileggo ogni due anni, una specie di passaggio obbligato per me, non mi annoia mai, mi stimola, mi emoziona. È grazie a Marquez che mi sono appassionato alla letteratura latinoamericana, alla lingua spagnola e a quel modo di inventare la realtà. Poi la lista sarebbe lunga, però ne dico tre non scritti in spagnolo: Sostiene Pereira, 

Opinioni di un clown e i racconti di Checov.




Ed eccoci arrivati fin qui !
A presto Sofia:) 

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