giovedì 20 settembre 2018

Mai ci fu pietà di Angela Camuso ... recensione ..



Titolo: Mai ci fu pietà.
La banda della magliana dal 1977 a  Mafia Capitale.
Autore : Angela Camuso
Casa editrice : Castelvecchi
Lunghezza delle pagine : 280
Costo ebook: 6,49
Costo cartaceo: 12,50 
Link di acquisto : (Non sono affiliata ad amazon)

Trama : 
 il libro sulla storia della banda della Magliana aggiornato fino agli ultimi inquietanti sviluppi sulla più violenta organizzazione criminale romana. Centinaia di verbali e informative riservate con cui la giornalista Angela Camuso racconta gli intrighi e i misteri di un vortice criminale cominciato alla fine degli anni Settanta. Antonio Mancini - ex capo storico della banda ha definito questo libro "l'unico che ricostruisce le cose senza aggiungere nulla di suo. L'unico che dice la verità. Qui c'è la storia". Una storia che dura da quarant'anni grazie a una rete di insospettabili complici: prelati, magistrati, esponenti di forze dell'ordine e politici. Nonostante una catena di clamorosi "pentimenti" e faide sanguinose, i protagonisti - noti e occulti - della banda della Magliana non sono mai usciti di scena, e ancora oggi portano avanti la loro scalata ai vertici del potere.

Recensione : 

Mai ci fu pietà 

Cosa hanno in comune una banda di rapinatori e spacciatori romani, la cosa nostra siciliana, la n'drangheta calabrese, la camorra napoletana, la malavita lombarda, la classe politica italiana, i massoni, i neofascisti e i servizi segreti del sisde e del sismi? 
Ci troviamo a Roma nel 1977, quando alcune piccole bande malavitose decidono di unirsi nella banda della magliana, un gruppo dove tutti sono capi. Il loro motto è "stecca para pe' tutti!", ovvero qualsiasi tipo di colpo decidano di intraprendere, il bottino viene diviso equamente tra tutti, compresi quelli momentaneamente in galera. Da lì e negli anni a seguire si occuperanno di tutto: rapine, rapimenti, omicidi su commissione. Nulla è troppo per loro, tutto ha un prezzo. E fu così che bagnarono la nostra Italia col sangue. Con la connivenza di politici e poliziotti corrotti, la loro storia criminosa è proseguita addirittura fino ai giorni nostri!
La strage alla stazione di Bologna, il rapimento di Aldo Moro e quello di Emanuela Orlandi, poliziotti e magistrati uccisi... Addirittura hanno cominciato ad uccidersi tra loro... Ogni pagina nera dell'Italia di quegli anni riaffiora in queste drammatiche righe.
L'ultimo maxi processo alla banda è del 2000, ma ancora tanti interrogativi dovranno essere svelati.

Estratto: Non ci volle molto a che tutto crollasse. Anno dopo anno, a mosse felpate, gli amici caricarono pistole silenziate contro altri amici. Scattarono trappole mortali e infami, vendette terribili vennero servite fredde, su piatti d'argento. Mai ci fu pietà.  (Capitolo Amico mio ti uccido, pagina 139) 

L'autrice è una nota giornalista, scrive un saggio, ma sotto forma di romanzo, in questo modo la scrittura non è mai noiosa, mai pesante, ma i fatti narrati sono realmente accaduti e scrupolosamente descritti così come i protagonisti li hanno raccontati a magistrati e avvocati e così come emergono dagli atti processuali, quindi non può essere considerato un vero romanzo, i dialoghi sono pochi, i dettagli molti, tanti i nomi, i luoghi e gli accadimenti. 

Voto 4/5 super consigliato a un pubblico adulto o comunque sopra i 16 anni

10 commenti:

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