Pagine

venerdì 10 settembre 2021

Recensione del libro '' Fuga dal campo 14 '' Blaine Harden


Titolo: Fuga dal capo 14
Autore: Blaine Harden 
Costo ebook: 4,99
Costo cartaceo: 17,00
Lunghezza delle pagine: 296
Data di pubblicazione: 24 Settembre 2014

Trama:

Shin Dong-hyuk è l'unico uomo nato in un campo di prigionia della Corea del Nord ad essere riuscito a scappare. La sua fuga e il libro che la racconta sono diventati un caso internazionale, che ha convinto le Nazioni Unite a costituire una commissione d'indagine sui campi di prigionia nordcoreani. Il Campo 14 è grande quanto Los Angeles, ed è visibile su Google Maps: eppure resta invisibile agli occhi del mondo. Il crimine che Shin ha commesso è avere uno zio che negli anni cinquanta fuggì in Corea del Sud; nasce quindi nel 1982 dietro il filo spinato del campo, dove la sua famiglia è stata rinchiusa da decenni. Non sa che esiste il mondo esterno, ed è a tutti gli effetti uno schiavo. Solo a ventitré anni riuscirà a fuggire, grazie all'aiuto di un compagno che tenterà la fuga con lui, e ad arrivare a piedi e con vestiti di fortuna in Cina, e da lì in America. Questa è la sua storia.


Recensione:


Buon giorno lettori, oggi sono qui a parlarvi di uno dei libri più belli ma estremamente difficili che ho letto nell'ultimo mese, mi ha tenuto compagnia per tutto il mese di Agosto e mi ha fatto conoscere qualcosa che non sapevo, ovvero quello che succede in corea del nord.

Un pugno allo stomaco.
Difficilmente tratterete le lacrime, 
Solo pensarci ci sto male.

Sembra così assurdo che nel 2021 esiste ancora, campi di concentramento dove donne, uomini e bambini sono costretti a vivere lì dentro, privi di libertà.
Quello che per noi sembra così normale come ascoltare la musica, leggere un buon libro o fare una passeggiata mangiando un gelato per loro non lo è. Semmai fanno una cosa del genere vengono puniti, anche solo pensarlo.

Shin Dong-hyuk è nato dentro un campo di prigionia, esattamente nel campo 14, tutta la sua vita gira attorno il lavoro, lo studio e il lavoro.
Non c'è niente altro.
Neanche con la sua famiglia ha un buon rapporto, non sa che cosa significa l'amore, con i suoi genitori ha avuto un rapporto molto distaccato, sua madre amava più cibo che lui.
Ma non è solo questo quello che lui ci racconta ma bensì quello che ha vissuto in tutta la sua vita, le torture, le condizioni di vita e delle varie esecuzioni di altri prigionieri.
Non sa che esiste un mondo diverso al di fuori del campo, non ne conosce l'esistenza.

Quello che mi ha fatto venire i brividi, è che nonostante quello che ha passato ha trovato il coraggio e la forza di scappare per essere libero. 

La libertà vale più di ogni altra cosa.

Se volete leggerlo, preparatevi a una storia molto particolare, triste, difficile e pesante.
Non è facile e soprattutto non è per tutti.

La scrittura dell'autore è scorrevole, cruda e a volte pesante. 
Attraverso l'ambientazione che viene descritta all'interno del libro percepisci tutto quello
 che ha passato il nostro protagonista, le emozioni si amplificano ed è inevitabile emozionarsi.


 Assolutamente consigliato! 

A presto Sofy:)

 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.