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mercoledì 14 aprile 2021

Recensione del libro '' Le tre legioni '' Roberto Fabbri


Titolo: Le tre legioni
Autore: Roberto Fabbri
Costo ebook: 4,99
Costo cartaceo : 9,90 
Lunghezza delle pagine: 333  

Trama:

 Un uomo al comando delle tribù germaniche ha annientato tre legioni romane nella battaglia della foresta di Teutoburgo
9 d.C. Nella foresta di Teutoburgo, in un paesaggio reso accidentato da burroni, antiche querce e torrenti che scorrono veloci lungo sentieri scoscesi, Arminio ha annientato tre legioni romane, alla testa di un esercito formato da sei tribù di germani. Quasi ventimila uomini hanno perso la vita, massacrati senza pietà dai barbari. Il tradimento di Arminio ha sconvolto il Senato e la notizia del furto di tre aquile delle legioni ha raggiunto funesta il cuore dell’impero. Una pugnalata all’onore di Roma, ora costretta a ridimensionare i suoi domini entro il confine del grande fiume Reno. Ma come può un uomo onorato con la cittadinanza romana arrivare a sfidare così clamorosamente l’impero? Quale sfrenata ambizione può avere spinto un soldato, addestrato dai più valorosi generali romani, a tradire coloro che si erano fidati di lui?
La straordinaria vittoria di un uomo
La più grande sconfitta per Roma 



Recensione: 


All'inizio devo ammettere che questo libro non mi stava piacendo, leggere della sconfitta di Roma per mano di Arminio, la cocente sconfitta subìta, non mi stava entusiasmando come di solito mi capita quando leggo i romanzi storici sui romani.
 Poi però ho pensato che in effetti non potevano esserci solo libri di parte, l'esercito romano ha beccato le sue belle batoste ed è giusto raccontare pure quelle.
In questo caso ci viene presentata una batosta bestiale!
 La bellezza di tre legioni sconfitte, sgominate, distrutte. Migliaia di vite perse.
 Per cosa poi? 
Per la convinzione di Roma di essere migliore degli altri. 
Come ci dice la trama, come può un uomo onorato della cittadinanza romana, 
rivoltarsi contro l'impero? 
Questo è quello che ci racconta questo libro. La tracotanza romana, la convinzione di essere migliori, più civili, più acculturati. Meno barbari insomma. Come può un barbaro qualunque non apprezzare questo regalo che gli viene fatto?
Ma non tutti apprezzano questo "dono" ovviamente, essere asserviti da un altro popolo, un popolo civilizzato, che vuole migliorare la vita di chi conquista. 
E Roma pagherà per la sua arroganza. 

Voto 3/5


A presto Manu:)



 

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